Palermo, c'era una volta l'effetto «Barbera»

Palermo, c'era una volta l'effetto «Barbera»

Sembrano davvero finiti i tempi in cui il "Renzo Barbera" sembrava un inespugnabile fortino. Un tragico passaggio, quello dai quarantamila di Roma alla dimora del Palermo di oggi, che ha notevolmente ridimensionato l'ambiente rosanero e a pagarne le conseguenze è la squadra, sotto ammissione anche di Roberto Stellone che dice: "con ventimila persone ha una spinta diversa rispetto che con tremila" lanciando chiaramente un segnale alla sua tifoseria.

 

Anche gli avversari hanno ben capito che lo stadio del capoluogo siciliano ha assunto i connotati di un vero e proprio campo neutro, e contro il Livorno nell'ultima giornata è arrivato il terzo pareggio casalingo dell'era Stellone, quarto in totale se si conta quello arrivato contro la Cremonese con Tedino ancora al timone della squadra rosanero. «Quanto basta per allontanarsi dalla vetta della classifica di rendimento in casa, dove i rosa hanno raccolto sedici punti in otto gare e sono quinti tra tutte le partecipanti al torneo cadetto»: scrive nella sua analisi Benedetto Giardina per il Giornale di Sicilia, aggiungendo che per l'ultimo impegno casalingo del Palermo non è servita neanche la presenza annunciata degli inglesi sugli spalti, complice probabilmente una cessione di fatto ancora non avvenuta ma anche lo scomodo orario delle 15 di sabato. 

 

Palermo che rimane comunque imbattuto in casa ma con solo quattro successi in otto gare per una media di due punti a gara: meglio di lui cinque squadre ma peggio soltanto sette, e Roberto Stellone risente, negli spalti vuoti del "Barbera", l'eco della passata stagione dove la squadra ha tanto pagato il clima da campo neutro nelle partite casalinghe e vuole evitare di assistere lo stesso tracollo avvenuto nello scorso campionato. Il tecnico romano ha lanciato il suo segnale senza fare proclami, e intanto i rosa per la seconda volta quest'anno hanno visto perdere punti da una posizione di vantaggio: solo contro la Cremonese gli avversari dei rosa erano riusciti a ribaltare il risultato salvo poi essere raggiunti dal gol allo scadere dei rosanero. Primo pareggio casalingo contro i grigiorossi e quarto contro il Livorno, con i rosa che guadagnano il poco lusinghiero primato di squadra con più segni "X" casalinghi del torneo cadetto insieme a Padova e Crotone, che lottano però decisamente per altri obiettivi. 

 

Andamento completamente opposto quello del Palermo in trasferta, con tre vittorie e un pareggio che gli valgono la media di 2,5 punti a gara, quasi a voler dimostrare che la squadra rosanero probabilmente si trova meglio a giocare con il rumore pubbico avverso piuttosto che con il silenzio di un "Barbera" deserto. Le chiamano "mura amiche" ma in questo momento quelle dello stadio di Palermo non lo sembrano affatto, con una media di 6.294 spettatori che va molto vicina a quella di 6.568 di tutta la passata stagione, e saranno i contrasti con una società non ancora cambiata, il poco fascino della Serie B e un clima di grande disillusione, ma in questo momento risulta davvero difficile dare torto al tecnico dei rosa Stellone


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