«Vi racconto Boscaglia». Terlizzi a FP.IT

Roberto Boscaglia è il nuovo allenatore del Palermo. Per l'annuncio ufficiale si dovrà attendere la forma solenne della firma che arriverà nelle prossime ore, quando il tecnico siciliano risolverà il suo rapporto con l'Entella. Di fatto sarà lui a guidare le speranze dei rosanero nel prossimo campionato di Serie C.
Per conoscere meglio il tecnico di Gela, capire il suo modo di pensare e concepire il calcio, abbiamo raggiunto telefonicamente l'ex difensore rosanero Christian Terlizzi.
Mister Boscaglia è certamente un profilo di qualità. Nel calcio quello che fa la differenza è l’equilibrio che c’è all’interno di un contesto. È importante avere un allenatore bravo ma è altrettanto fondamentale avere dei calciatori pronti a dare tutto. Per fare questo un allenatore non deve essere soltanto bravo dal punto di vista tecnico-tattico ma abile, dal punto di vista umano, a saper gestire lo spogliatoio.
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Esordisce così Terlizzi che in una piacevole chiacchierata ai nostri microfoni ha commentato la scelta del Palermo di puntare su Roberto Boscaglia per la panchina del futuro. Un’occasione in cui l’ex calciatore rosanero ha descritto le particolarità del tecnico, sia dal punto di vista calcistico che umano, ripercorrendo l’esperienza che i due hanno vissuto a Trapani.
È sempre stato un allenatore che mi piace. Mi ricordo - ai tempi del Trapani era all’inizio della sua carriera - ci confrontavamo spesso e gli dicevo di puntare sempre sul rapporto con i calciatori, perché penso che se un tecnico riesce ad instaurare un ottimo rapporto umano con lo spogliatoio acquisisce credibilità e il tutto si trasferisce sul campo: i tuoi calciatori daranno tutto loro stessi per la causa. In questo Boscaglia è migliorato tantissimo.
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«Dal punto di vista tattico e didattico è un allenatore molto preparato, lavora tanto sul campo. Quindi instaurando un rapporto di fiducia con i calciatori sono certo che farà bene. Un tecnico deve essere credibile agli occhi dei propri calciatori, così sarà seguito incondizionatamente. Mister Boscaglia è maturato tantissimo in questi anni in cui si è confrontato in campionati come la Serie C e soprattutto la Serie B dove ha fatto bene».
Fondamentale l'equilibrio
«Ogni squadra deve avere un suo equilibrio. Il mister ha la propensione alla costruzione, quindi a sviluppare un calcio offensivo e propositivo: sarà fondamentale anche riuscire a trovare una certa sintesi, perché i campionati si vincono anche con una grande difesa che ti faccia subire pochi gol. La fase difensiva nel calcio moderno è troppo importante: non sempre puoi realizzare due-tre reti, quindi devi essere bravo a non subire».
Palermo grande piazza
«La piazza di Palermo è meravigliosa. Questo fa sì che ci siano tantissime aspettative nei confronti della squadra e anche di Boscaglia. Durante la stagione i tifosi riempiranno lo stadio, ci saranno venti mila persone al Barbera, e ti daranno una grande spinta. Allo stesso tempo però non ti perdoneranno se dovessi avere un atteggiamento sbagliato».
Infine il retroscena
«Boscaglia per la panchina del Palermo è un grande colpo. Il direttore Castagnini in questi sei mesi ha fatto di tutto per convincere il tecnico: crede tantissimo in lui e lo stima, lo ha visto all’opera a Brescia e quindi ha fatto di tutto per portarlo anche sulla panchina del Palermo. La dirigenza rosanero ha voluto fortemente mister Boscaglia in Sicilia, lo ha corteggiato per mesi e se c’era questo rapporto di stima e fiducia è giusto che sia finita così».
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