Palermo, Marino: «Avevo avuto garanzie dalla proprietà»
La mancata iscrizione del Palermo Calcio al campionato cadetto e la conseguente ripartenza dalla serie D è stata vissuta in prima persona dal tecnico Pasquale Marino che ai microfoni del portale Tuttomercatoweb ha detto la sua.
«Quando ho firmato sapevo a cosa andavo incontro perché avevo letto delle condizioni economiche della società. Avevo detto che il campionato da vincere era l’iscrizione… da siciliano avevo accettato il Palermo, non potevo non accettare una piazza così importante. La proprietà mi aveva dato garanzie, erano tutti più che convinti di adempiere tutte le pratiche per arrivare all’iscrizione. Gli ultimi giorni ho capito però che era una corsa contro il tempo. Avevamo già contattato alcuni giocatori, poi strada facendo abbiamo capito che non fosse il caso bloccare calciatori fino al 24. Nessuno mi ha forzato, io il Palermo l’ho accettato volentieri. Sapevo a quali rischi andavo incontro. Avrei voluto ricambiare l’affetto della gente. In pochi giorni sono stato accolto bene da tutti, questo mi aveva dato maggior entusiasmo. Peccato non aver potuto vedere niente».
Sul Trapani.
«C’è stato qualche contatto, ma niente di più. Il Palermo è stata la prima società che mi ha contattato dopo che mi sono liberato dallo Spezia. Da siciliano dopo l’esperienza di Catania mi sarebbe piaciuto vivere un’avventura bella anche a Palermo. Peccato».
Conclude sul futuro…
«Ho battuto il record dell’era Zamparini (sorride, ndr). Ma non ho rimpianti, ho fatto una scelta che mi sentivo di fare. Se avessi avuto una squadra magari avrei fatto una valutazione più attenta. Non avrei rifiutato il Palermo, ma avrei fatto più attenzione. Nessun rimpianto. Mi dispiace per i dipendenti, i tifosi per tutta la situazione surreale. Io aspetto, non posso fare diversamente».
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