Date a César quel che è di César
Contro Ascoli e Cittadella per il Palermo sono arrivati due successi consecutivi grazie anche al 4-3-2-1 schierato da Stellone, modulo finora mai utilizzato e portatore di 6 punti dopo una serie di pareggi e molte idee interessanti per il futuro. Complice soprattutto l'infortunio occorso a capitan Nestorovski e grazie ad un centrocampo finalmente al completo, la squadra rosanero ha cambiato vestito tattico e, seppur in ritardo, ha coronato il periodo natalizio con il suo personalissimo albero di natale.
E albero di natale chiama regali. Nel primo c'è un’etichetta con il nome di Perrucchini, lo sfortunato portiere dell'Ascoli autore di una delle autoreti più assurde viste fare ad un estremo difensore, in un altro tutto colorato di amaranto il match di Cittadella, dove i padroni di casa hanno sbagliato qualsiasi cosa e il Palermo, con cinismo, ha trovato il classico regalo decisamente poco bello ma estremamente funzionale che si porta comunque in saccoccia, ringraziando.
Il terzo è quello inaspettato, che chiama la frase “era proprio quello che volevo”, ovvero il gol di Falletti che ha dato al Palermo un successo a Cittadella fondamentale in una partita che non meritavano di vincere. Terzo sigillo stagionale per l’ex Bologna in 17 partite, tutti in trasferta dove l'uruguagio trova più spazi di manovra e il primo fondamentale in chiave vittoria dopo quelli contro Carpi e Spezia. Nella sua carriera non è mai stato un bomber, ma in rosanero sta trovando una costanza realizzativa non indifferente, basti pensare che nella stagione più prolifica datata 2015/2016 con la maglia della Ternana i gol dell’uruguagio furono 10 in 40 partite.
Falletti segna poco, ma il suo apporto alla manovra è fondamentale. Non sarà decisivo come Trajkovski, al momento secondo nella classifica assist del torneo, ma il fantasista ex rossoblù ha già siglato due passaggi chiave ai compagni ed è vicino al suo record personale di 5 perfezionato nella stagione 2016/2017, sempre con la maglia della Ternana. Ottimo anche il feeling creatosi con Moreo e con il trequartista macedone, dai quali sono arrivati i passaggi finali delle ultime due reti e con i quali i movimenti offensivi continuano a migliorare.
Adesso bisognerà capire se, come tradizione vuole, alla ripresa dopo le feste l’albero di natale verrà smontato per tornare al vestito tradizionale a due punte, ma sicuramente i regali non sono mancati. Oltre al mega-regalone del closing e ad una Sharpa che come sempre tutti vogliono regalare ma nessuno ha mai chiesto, il Palermo si gode il suo primato e la parabola ascendente di César Falletti. E visto che siamo ancora in clima di doni, diamo a César quel che è di César.
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