Dilettanti allo sbaraglio?
Vi prego, se potete, perdonate chi si fa due domande: è sempre meglio di chi, prima di farsele, ha già le risposte.
Premessa fatta: siamo in presenza di dilettanti allo sbaraglio? Nonostante quella frangia corposa che sostiene sic et simpliciter che it’s all right don’t worry be happy - ché andrebbe rispolverato Giovannino Guareschi ed il suo “Obbedienza cieca, pronta e assoluta!” -, nonostante tutta questa fiducia, inedita, che non basta il Barbera vuoto per contenerla, insomma nonostante tutto, a questo punto è davvero lecito chiederselo.
Perché passi il comunicato di avvenuto closing che non lo era ancora; passi l’offensiva, criptica, vuota conferenza stampa che tradotta nella realtà ha significato solo e soltanto l’ennesimo addio dell’ex patron Zamparini; e passino i comunicati che si vogliono ufficiali ma diramati tramite canali Instagram privati; e passi il continuo “Non posso parlare” condito da slalom tra i microfoni (che pure sarebbero al servizio anche della corposa frangia di cui sopra): passi tutto questo ed anche altro, ma davvero si può essere quieti spettatori muti di paradossi come l’auto-incoronazione di Dean Holdsworth, seguita poche ore dopo dalla “Restaurazione” per mezzo di comunicato ufficiale? Mentre gli spifferi parlano del misterioso Lee che si muove all’insaputa di Foschi? Davvero è tutto normale don’t worry be happy?
No. Se fosse tutto normale, avremmo a disposizione tanti precedenti da tirare fuori per poter affermare che sì, è tutto normale. E dire che quello british sarebbe lo stile elegante e distaccato, posato, mai fuori luogo o sopra le righe. Allora, meglio l’italian style.
La speranza, che è davvero l’ultima a morire, vuole che siano solo incidenti di percorso, azioni involontarie magari per distrazione, inesperienza, ingenuità e scarsa conoscenza delle dinamiche senz’altro differenti a cui qui si è abituati. Compresa quella che oggi, a distanza di quattordici giorni dall’annuncio (il secondo), costringe al mistero un’operazione che vorrebbe la massima trasparenza, viste le infinite precedenti telenovelas scritte coi piedi da svariati improbabili attori di serie B. Ma come sempre è questione di tempo. Che per fortuna stringe, perché gennaio va via veloce e qualche scadenza incombe.
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