Esclusiva - Dopo Foschi salta anche il Ponte con gli inglesi

Mentre si consuma la prima rivoluzione societaria del nuovo corso, prosegue la ricerca di investitori per il Palermo, uno snodo cruciale considerando l’esigenza di avere a disposizione liquidità in vista delle prossime scadenze di pagamento. Una partita extracampo che con ogni probabilità non vedrà la partecipazione di Antonio Ponte e del suo gruppo finanziario.
Considerato in pole position per la presidenza rosanero fino all’avvento di Facile e Richardson, nei giorni scorsi il finanziere italo-svizzero aveva rilanciato il suo progetto d’acquisizione del Palermo con tanto di interfaccia con la nuova dirigenza. Nelle ultime ore, secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, sarebbe però arrivato il ripensamento: Ponte avrebbe rinunciato definitivamente al suo proposito per via del caos creatosi in seno alla Società, a causa del quale sarebbero venuti meno i presupposti per intavolare una trattativa.
CLAMOROSO, RICHARDSON: «FACILE HA LICENZIATO FOSCHI»
In una nota inviata a “La Repubblica – Palermo” e pubblicata nell’edizione odierna del quotidiano la Pairstech Capital Management LLP, società che si sarebbe dovuta occupare dell’emissione del primo bond da 10 milioni di pound per contro di Sport Capital Group plc, ha dichiarato di aver rinunciato all’operazione anche a causa dell’assenza di “figure di provata competenza specifica e track record” all’interno dell’organigramma societario indicando a chiare lettere il nome di Antonio Ponte come esempio in tal senso. Con un suo passo indietro definitivo potrebbe dunque venir meno un interlocutore evidentemente molto preso in considerazione.
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