«Con L'FC Messina ritrovate le convinzioni di inizio torneo»
La partita più importante della stagione. Per Alberto Pelagotti l'ultima vittoria ottenuta contro l'FC Messina funge da vero spartiacque della stagione, con una prestazione gagliarda da parte dei rosa soprattutto a livello mentale. L'esperto portiere rosanero, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato della sfida giocata contro i peloritani nonché del tecnico Pergolizzi e dell'importanza di Mario Alberto Santana anche fuori dal campo:
«Credo sia stata la partita più importante della stagione per la cattiveria agonistica messa nel voler vincere. È la gara che può segnare la svolta a livello mentale. Il Palermo deve sapere che è la squadra più forte, però se va in campo con qualche timore pensando al Savoia, non va bene. Forse ci eravamo inceppati vedendo i punti che ci hanno recuperato. Con i risultati trovi consapevolezza, però avevamo bisogno di una partita stimolante come il derby, e lo è stata. Il Messina è una delle squadre che giocano meglio, anche più di Savoia e Acireale. Siamo stati bravi a tenere botta e portare a casa i tre punti con grande carattere».
ASSENZE
«Siamo più forti dell’emergenza, noi giochiamo contro tutti, contro gli avversari che non hanno niente da perdere, contro le grandi aspettative che ci sono, contro gli infortuni. Se stiamo continuando a viaggiare al primo posto è perché siamo forti come gruppo».
CAMBIAMENTO
«Pergolizzi, intanto, è stato bravo a lavorare sulle nostre teste, poi devo ammettere che da quando ci alleniamo sull’erba naturale a Boccadifalco riusciamo a lavorare di più e meglio, rispetto al sintetico, per quanto quello di Carini fosse ottimo, è pur sempre una superficie più rigida rispetto all’erba. Potendo stare a provare di più senza compromettere troppo il fisico, le cose ti riescono anche meglio in gara».
INTERVENTI
«Il primo su Coria, perché è stato un movimento casuale: Lancini aveva svincolato la palla, ed era difficile andare in anticipo in modo netto. Il secondo è stato più bello a vedersi, ma più semplice. Riscatto dopo il rigore causato contro il Marsala? Penso sia l’unico errore di quest’anno, per un portiere quattro-cinque errori una stagione ci stanno, non avevo niente da riscattare. Nel caso della punizione da 40 metri contro il Marina di Ragusa sarebbe stato bravo il giocatore, forse aveva visto Ilicic contro il Torino il giorno prima, non è un errore da portiere, è stata una prodezza dell’avversario, se entrava bisognava soltanto applaudire, per fortuna è finita sul palo. Non è che arrivano tanti tiri in porta, domenica con il Messina sono arrivati e mi sono potuto sentire in partita. Alla fine i portieri forti sono quelli prendono soltanto due-tre tiri in una partita e li parano. Devi essere bravo a restare in partita pur non essendo della partita».
SANTANA
«Con Mario, fino a prima che si facesse male, eravamo quelli che più tenevamo in mano la squadra, punti di riferimento, motivatori. Mancando lui mi è toccato fare un lavoro più ampio. Nonostante tutto lui c’è sempre stato, quando vedo Mario accanto alla mia porta sono sicuro che non prendo gol, è uno stimolo forte. Santana anche da fuori dà tantissimo alla squadra. Sono convinto che ormai venendo con noi anche in trasferta ci darà quel 40-50% in più per la prestazione. La sua presenza da sola infonde carisma e sicurezza».
CRITICHE AL MISTER
«Sono contento abbiano preso di mira il mister, almeno si sono concentrati su di lui e la squadra è stata tranquilla. Lui in questo è stato encomiabile, solo i grandi allenatori si espongono per i propri giocatori. Critiche ingiuste perchè siamo in testa dalla prima giornata. Il pubblico di Palermo è esigente, però il bel gioco verrà nelle altre categorie, qui c’è una posta in palio troppo alta. Se possiamo fare altre dieci vittorie consecutive? Sì, sicuro che siamo in grado di poterle fare, se ritroviamo le convinzioni dell’inizio, e penso che le abbiamo ritrovate».
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