Gare a porte chiuse? Parla il Ministro dello Sport Spadafora

Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, presente oggi al Consiglio nazionale del Coni, ha diramato le seguenti dichiarazioni circa il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive dopo l’allerta Coronavirus che ha colpito il nord Italia e non solo:
«Se i dati non ci danno indicazioni diverse può darsi che da lunedì si possa non prorogare il divieto di disputare le gare. La salute degli italiani - aggiunge Spadafora - viene prima di ogni gara e di ogni impegno sportivo. Se fosse necessario prorogare il divieto e la comunità scientifica ce lo consentirà delimiteremo il divieto di fare le gare solo a determinate aree. Oggi verrà emanato un decreto di divieto fino all'1 marzo consentendo alle federazioni di fare le gare a porte chiuse».
DECISIONI ALLE LEGHE
«Monitoriamo passo dopo passo e in questo momento non ci sono le condizioni e i motivi per estendere i provvedimenti restrittivi ad altre regioni, nel modo più assoluto. Sono decisioni che devono prendere le Leghe».
GARE A PORTE CHIUSE
«Non entro in scelte che possono essere autonome del mondo dello sport, quello che abbiamo disposto è la necessità di salvaguardare la salute - ha dichiarato -. Quindi ok alle gare a porte chiuse, provvedimento che noi non abbiamo imposto, non c'è l'obbligo. Alcune società hanno detto che le gare a porte chiuse creano dei danni. Nell'ambito dell'autonomia possono rinviare le gare nelle date disponibili. Mi dicono che le date sono strette ma questa è una cosa che non posso valutare io. Autonomia naturalmente nell'ambito delle direttive emanate dal governo».
ALTRI ARTICOLI
PALERMO, POLISPORTIVA VIRTUALE: COME ADERIRE
PELAGOTTI: «IL MISTER FA LE SUE SCELTE. NON SI PUÒ CRITICARE»
PELAGOTTI: «SONO BASITO E SCONCERTATO»