Pink carpet, Palermo comprasi: inizia la sfilata

Pink carpet, Palermo comprasi: inizia la sfilata


Si è srotolato il tappeto rosso. Anzi rosanero. Quello che porta dritto in viale del Fante, uffici dello stadio Renzo Barbera, primo piano. Citofonare Mirri.

 

Il pink carpet da attraversare lentamente, volgendo lo sguardo un po' a destra e un po' a sinistra, sorridere in favore di camera e con una mano salutare.

 

La passerella imperdibile, su cui salire in fretta per non sprecare l'occasione di uno scatto, un flash, un microfono a cui dimostrare ad alta voce tutto il proprio interesse ad acquisire il Palermo Football Club.

 

È storia recente da queste parti: schiere di potenziali acquirenti, facoltosi imprenditori, cordate, holding, fondi d'investimento, magnati, petrolieri, sceicchi, sultani, imperatori. Rino Gaetano avrebbe detto, ancora una volta, Nun te regghe più.

 

Se nell'oceano del calcio scorre una goccia di sangue sui cartelli Vendesi, gli squali non si fanno attendere.

 

È un'occasione che tutti, ma proprio tutti, anche chi proprio non gode della minima credibilità, vuole sfruttare. Perché quando ti ricapita il titolone, la corsa all’intervista, l’ostentazione compiaciuta di questo o quell’altro avveniristico progetto da sbattere in prima pagina.

 

È la prassi, perché Palermo è vetrina ben esposta, che gode di ottima illuminazione: allora, adesso che il tappeto è lì, comodo sotto i riflettori, prepariamoci alla sfilata.


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