Non basta un super Luperini, Palazzi disastroso. Le pagelle
Pelagotti 5
Altra, ennesima giornata storta per l’estremo difensore del Palermo. Sul primo gol sembra muoversi in effetto slow motion, complice una lettura sbagliata dell’azione che lo porta a fare quel passo in più dall’altro lato che gli fa perdere posizionamento. Da quel momento, dopo le ultime buone prestazioni che avevano lasciato presagire segnali di ripresa, riecheggiano i fantasmi delle scorse settimane e si rintana quasi impaurito sulla linea di porta, sintomo di una palese paura di sbagliare. Quando purtroppo si ha paura di sbagliare spesso si finisce, inevitabilmente, per avere l’effetto contrario e non riesce a mettere nessuna pezza sugli altri gol seppure le colpe maggiori siano prevalentemente di altri.
Accardi 5,5
Non una partita eccezionale ma è il meno peggio della retroguardia rosanero. Inizia da centrale di destra nella difesa a tre e ad inizio gara tiene con ordine e senza sbavature, con il passaggio alla difesa a quattro iniziano i dolori ma si ritrova spesso da solo a dover contenere l’attacco della Juve Stabia che in contropiede si rivela micidiale. Da terzino prova anche a farsi trovare in avanti per andare in appoggio all’esterno d’attacco senza tuttavia incidere.
Palazzi 4,5
Come passare in un tempo da uno dei migliori in campo a peggiore per distacco frutto di un secondo tempo indecente e incomprensibile. Nel primo tempo fa molto bene, anticipando spesso e bene gli attaccanti avversari e provando il lancio dalle retrovie per attivare la torre Lucca in avanti, tutto vanificato da una seconda frazione da incubo. In occasione della seconda rete ospite prima si fa uccellare dal portatore di palla e poi fa la bella statuina sul cross basso che Fantacci manda in gol, sulla terza rete va all’arrembaggio sull’esterno lasciando una voragine enorme in mezzo e nel quarto gol buca l’intervento sbagliando completamente i tempi e lanciando di testa Marotta verso la porta. Prestazione al limite dello sconcertante.
Peretti 5,5
Nel primo tempo la Juve Stabia non fa praticamente nulla e svolge il compitino in maniera ordinata, sul gol del vantaggio ospite si ritrova completamente spaesato e rimane immobile vicino al palo senza sapere che fare. Niente errori marchiani, emerge tuttavia la giovane età del difensore classe 2000 e l’aver bisogno di maturare ancora tanta esperienza.
dal 51’ Somma 5
Inizia il Palermo Horror Picture Show e il buon Somma non ne capisce una mazza. Quando dovrebbe tenere la posizione vaga spaesato e quando dovrebbe muoversi rimane letteralmente fermo, come in occasione del terzo gol della Juve Stabia a firma di Marotta. Entra ma non entra.
Almici 5
A livello fisico ancora, purtroppo, non ci siamo. Nei primi venticinque minuti è indemoniato come il resto della squadra e sembra di volere e potere spaccare la partita ma cala davvero troppo presto, finendo per sparire completamente dai radar fino alla naturale sostituzione. Per un esterno tutto spinta e furore agonistico la condizione fisica è fondamentale e il buon Almici deve fare ancora tanta strada per ritornare il giocatore devastante visto prima del brutto infortunio.
dal 51’ Crivello 5,5
Non ha particolari colpe sui gol degli ospiti ma non può fare altro che naufragare insieme al resto della squadra, prova anche a spingere ma i suoi cross non sono impeccabili.
Luperini 7
L’unico a confermare pienamente l’ottima impressione avuta nel derby contro il Catania. Nella prima frazione di gara sembra davvero di un altro pianeta: corre come un forsennato, vince tutti i contrasti, conquista tutte le seconde palle ed impensierisce il portiere Russo in più occasioni fino al meritatissimo gol del vantaggio sfruttando, da vero rapace, l’errore della retroguardia ospite. Lo sforzo immane fatto nel primo tempo si avverte tutto nella ripresa ma è l’unico a tenere botta fino alla fine, segnando anche il gol con un inserimento dei suoi che vale solo per la doppietta personale. In questa stagione il condizionale è sempre d’obbligo ma forse il Palermo ha trovato il vero Gregorio Luperini.
De Rose 5
Altra prova decisamente sottotono per l’unico innesto del mercato invernale rosanero. La rapidità in contropiede delle Vespe lo mette in estrema difficoltà non riuscendo quasi mai a fare il giusto schermo davanti la difesa e a mostrare la grinta vista nelle prime gare del girone di ritorno, anche in fase di impostazione non convince apparendo spesso impreciso. Da qualche partita non è più il giocatore carismatico e dinamico visto nei suoi match d’esordio, forse perché spremuto fino all’osso. Un turno di riposo, forse, non gli farebbe male.
dal 81’ Broh S.V.
Valente 5
Gara semplicemente anonima quella dell’ex Carrarese che oltre a mostrare una condizione fisica ancora precaria pare non si sia calato appieno nel ruolo di esterno di centrocampo tutta fascia. Di fatto non entra mai in partita, mostrando grandi difficoltà nel tentare il cambio di passo e a farsi vedere nel vivo del gioco rivelandosi il lontano parente del giocatore visto nel suo periodo migliore. Vale anche per lui il discorso fatto per Almici ovvero che senza una condizione fisica adeguata un giocatore come lui, che fa dell’atletismo il suo mantra, fatica terribilmente e finisce per essere un corpo estraneo.
dal 67’ Rauti 5,5
Entra e sembra essere subito in palla colpendo il palo e servendo un pallone interessante a Luperini, poi commette un fallo incomprensibile e pericolosissimo che viene graziato dall’arbitro con il giallo quando era un arancione rafforzato tendente al rosso. Tanto, troppo nervosismo.
Silipo 6
Uno dei pochissimi a raggiungere la sufficienza. Nel primo tempo, specialmente ad inizio gara, è una vera e propria spina nel fianco della retroguardia della Juve Stabia, saltando a più riprese l’uomo e sfondando cross a ripetizione seppur non sempre impeccabili. Esce ad inizio ripresa per esigenze tattiche ma nelle due gare da titolare è sembrato decisamente più in palla rispetto al resto del campionato, trovare continuità dal primo minuto può fargli solo bene.
dal 51’ Santana 6
Predicatore nel deserto. L’eroe del “Massimino” prova a giocare il suo solito calcio sia da mezzala che da esterno ma non è completamente assistito dal resto della squadra, suo il cross deviato da Rauti che Luperini insacca per il suo secondo gol personale.
Floriano 5,5
Per provarci ci prova, anche nella ripresa nel momento peggiore della squadra, ma non riesce a rendersi mai davvero pericoloso. A livello di dinamismo e movimenti sia con che senza palla si notano dei passi in avanti, quando si tratta di crossare o tirare appare tuttavia estremamente impreciso e non riesce ad incidere.
Lucca 5,5
Il lavoro che fa spalle alla porta è a tratti encomiabile ma, a conti fatti, non riesce mai a concludere verso la porta. Sta imparando sempre più l’arte del gioco di boa, risultando spesso difficile da contenere sul piano fisico, tuttavia la giovane punta classe 2000 fatica e non poco a trovare la conclusione verso la porta o a sfruttare il suo marchio di fabbrica ovvero il colpo di testa. L’espulsione nel finale di gara appare davvero incomprensibile: la spiegazione legata ad espressioni blasfeme regge poco se si considera che se ne sentono spesso ma non vengono sanzionate quasi mai. Un mistero che priverà il Palermo di uno dei suoi giocatori più in forma, oltre al danno anche la beffa.
Filippi 5
Non si poteva chiedere al buon Filippi di tirar fuori la bacchetta magica. Il tecnico di Partinico ripropone il modulo a tre dietro visto contro il Catania e Il lavoro sulla testa della squadra si vede tutto nella prima parte di gara, dove il Palermo si mostra versione caterpillar: pressing intensissimo, sprazzi di bel calcio e un avversario completamente annichilito dalla veemenza atletica e agonistica dei rosanero. Poi emergono i soliti, atavici problemi di questa squadra che fatica a tenere il risultato e alle prime difficoltà si scioglie come neve al sole. Il gol a freddo ad inizio secondo tempo ha dato una mazzata importante alla squadra e gli errori difensivi sono sembrati ancora una volta al limite dell’imbarazzante, palesando una mancanza evidente di concentrazione. Come detto anche dallo stesso allenatore in conferenza stampa non ci si deve mai fermare, anche di fronte a falli dati per scontati o presunti errori arbitrali ed è uno dei tanti aspetti su cui bisognerà lavorare anche se ormai la dimensione dei rosa in questo campionato appare piuttosto chiara.
NEWS DEL GIORNO
UN PALERMO A DUE FACCE CROLLA CONTRO LA JUVE STABIA
FILIPPI: «NON GIUSTIFICO UN 2-4 AVEVO PREVISTO LE RIPARTENZE»
LUPERINI: «DOBBIAMO CAMBIARE TENDENZA. TROPPE DISATTENZIONI»
PADALINO: «RISULTATO MERITATO, ABBIAMO AVUTO LA FORZA DI REAGIRE»