MZ: «Nessun appuntamento con Cascio. Baccaglini? Non so»
La seconda parte dell'intervista al patron rosanero

L’ex presidente smentisce anche le indiscrezioni sull’incontro non avvenuto con Frank Cascio.
Nessuna diserzione: «No, assolutamente. Non c’era un appuntamento con me. C’è l’avvocato Anania, di origini palermitane, il quale lavora per lo studio Withers in questa operazione, che non sta tenendo i contatti soltanto con Cascio, ma anche con altre cordate. E naturalmente anche con Cascio, attraverso le banche che lui ha dietro. Ho fatto notare come l’articolo di oggi de La Repubblica smascheri un po’ quello che c’è dietro, cioè questi venti milioni. È chiaro che io dico agli acquirenti: prima di dare i soldi a me, mettete venti milioni inizialmente nel Palermo, perché il Palermo ha bisogno di avere un futuro in serie A, che si può realizzare con un certo tipo di mercato, e vogliamo sapere se lo farete, perché altrimenti lo faremo noi che, come Gruppo Zamparini, abbiamo dato la garanzia che il debito della Alyssa, della Mepal, verrà saldato. Per cui, se non c’è il compratore con le garanzie per il Palermo, non compra. E La Repubblica ha preso questa cifra qui per dire che mancano venti milioni. La società non ha un debito insoluto con nessuno e questo non è mai successo prima che arrivasse a Palermo Zamparini. Mai. Questa è la gravità della situazione: invece di dirmi grazie… Chiedete se a Palermo c’è qualcuno che avanza un euro da noi».
Tra le cordate in gioco per l’acquisizione del Palermo calcio, anche quella capeggiata da Paul Baccaglini: «L’avvocato Anania sta lavorando e non so gli appuntamenti suoi, né mi interessano. Lui sa già la strada che deve percorrere, sa già che se questi non portano le garanzie per il Palermo entro una determinata data, a brevissimo, vanno al quel paese. Anche perché io devo essere libero di programmare il futuro del Palermo».