Esclusiva Zamparini: «Fallimento? A Palermo c'è un complotto»
L'ex presidente del Palermo replica all'articolo di questa mattina su La Repubblica
Venti milioni da iniettare nelle casse societarie per garantire la solvibilità del Palermo calcio.
Questa la somma che il patron Maurizio Zamparini dovrebbe versare nel club per «per scongiurare la “decisione” della procura. L’ipotesi più probabile, che da mesi aleggia sulla società di via del Fante, è che servano a scongiurare il fallimento» si legge su La Repubblica Palermo.
L’ex presidente rosanero, intervenuto ai nostri microfoni, risponde con una secca smentita: «Ho dato mandato all’avvocato Napolitano, che aveva a suo tempo già inviato una lettera a La Repubblica, evidenziando i gravi danni che fa quando parla della possibilità di un fallimento del Palermo e naturalmente l’ho pregato di prendere dei provvedimenti in merito.
L’articolo cita una società di revisione: non è vero, non c’è nessuna società di revisione ufficiale che ha dato dei dati alla Procura, ma sono solo dei personaggi che dicono che lavorano per questa società, che è una cosa diversa. Se una società di revisione fa una documentazione con una sua firma sotto, ha un valore; se sono solo delle persone fisiche, è un’altra situazione. Noi stiamo ottenendo dalla società incaricata la due diligence del nostro bilancio. L’ingresso in amministrazione di un professionista di grande levatura professionale ed etica come Giammarva testimonia come tutte le cose del Palermo siano a posto, altrimenti non sarebbe entrato. Noi siamo tranquilli e aspettiamo che ad un certo momento quelli che ci hanno fatto male paghino. Secondo me c’è un complotto a Palermo, da qualche mese, di personaggi dietro le quinte che hanno promosso le denunce nei miei confronti, con il progetto di impadronirsi della società, probabilmente non sapendo cosa sia una società di calcio, che richiede grandissimi capitali. Non per niente, io ho sciupato ottanta milioni nel Palermo. E dico sciupato, se poi vengo trattato in questa maniera».