Grifo contro Aquila. Da Perugia: «Si può vincere»
Perugia calcio, lavoro ma soprattutto passione per Francesca Mencacci, giornalista sportiva de “La Nazione dell'edizione umbra”
Grifo o Aquila? Chi fra Perugia e Palermo vincerà questo duello? Riuscirà la creatura mitologica perugina, metà aquila e metà leone a ghermire l’aquila rosanero? Sarà una sfida puramente tattica o saranno le motivazioni, l’orgoglio e la voglia di riscatto dei giocatori delle due squadre a determinare il risultato finale?
L’ abbiamo chiesto a Francesca Mencacci, giornalista sportiva de “La Nazione dell'edizione umbra”, un perfetto connubio fra lavoro e passione: il Perugia da sempre è la sua squadra del cuore:
«Sarà una bella prova, anche perché il pari di Parma non è stato preso benissimo, il Perugia era andato in vantaggio e probabilmente la società si aspettava una vittoria. Il punto non rasserena l’ambiente, è un risultato accolto in prospettiva di una vittoria da ritrovare in casa, quest’anno la squadra ha lasciato diversi punti al Curi, che solitamente è un campo difficile da passare».
Dopo un inizio più che promettente, la squadra umbra ha subito una battuta d’arresto proprio a Palermo, fu l’inizio di una crisi che portò all’esonero del tecnico Giunti, l’arrivo di Breda, però, sembra non aver portato ancora alla svolta sperata:
«Perugia compatto contro un Palermo in cerca di riscatto»
«E’ stata una stagione inspiegabile, per chi come noi la vive direttamente da qui. Perché cinque sconfitte consecutive, dopo un primo posto in classifica, sono un qualcosa difficile da capire, credo che negli ultimi 50 anni un fatto del genere non si era mai verificato. Con Breda la svolta non c’è stata, c’è stato un campionato normale, probabilmente perché c’erano dei problemi che solo parzialmente sono stati risolti. Dal mio punto di vista, questa estate la società aveva allestito una squadra buona molto, con qualche lacuna, soprattutto quella del portiere; dopo aver inseguito fino all’ultimo Brignoli, il Perugia si era riaffidato a Rosati che nello scorso anno era stato messo da parte. Le carenze difensive, sono state, secondo me, ben colmate nel mercato di gennaio, ma il rientro di Han a Cagliari ha creato un po’ di vuoto davanti, lasciando la coperta in attacco un po’ corta».
Mercato mirato dunque per la squadra umbra, in questi giorni però la suggestione perugina si chiama Alino Diamanti che a Palermo i tifosi rosanero ricordano molto bene:
«So che è previsto un incontro, la prossima settimana, fra il giocatore e la società, ma da quello che ho percepito il centrocampista sarebbe un colpo in prospettiva futura, un finale di stagione graduale per averlo già pronto nella prossima stagione».
Contro il Palermo è probabile che il Perugia ritrovi in difesa i suoi giocatori migliori, un problema in più per la squadra rosanero che all’andata vinse con un po’ di fortuna, grazie anche ad un calcio di rigore tirato da Nestorovski ed un clamoroso gol fallito da Colombatto che calciò la palla sull’esterno delle rete dopo un'uscita a vuoto di Posavec che lisciò il pallone:
«Il Perugia è capace di vincere, non voglio essere ottimista, ma penso che se dovesse ritrovare i difensori che non aveva la scorsa settimana, questa partita la può vincere. Sicuramente ci sarà una voglia di rivalsa, anche se della squadra che giocò all’andata ci saranno solo 4/5 giocatori. Ci saranno sicuramente Cerri ed in porta Leali, sarà pertanto un’altra formazione. Mi aspetto una bella partita, questo Perugia non è più la squadra garibaldina dell’andata, ha cambiato modulo, gioca adesso con il 3-5-2 e quindi sarà molto più accorta».
>>«Perugia favorito? Il Palermo ha maggiore continuità»
Sabato sarà anche l’occasione per un gara di solidarietà, lanciata dai tifosi perugini della curva nord :
«Verrà fatta una raccolta fondi fuori dallo stadio a favore dell'associazione "Unione Italiana dei Ciechi", la curva non è nuova a queste iniziative. I tifosi sono molto passionali, ma a Perugia come a Palermo la Piazza è esigente, c’è stata un po’ di frizione dopo le cinque sconfitte consecutive e anche una contestazione. Per il passato che il Perugia ha avuto, qui ci si aspetta sempre il massimo, lo sa bene Giovanni Tedesco, che è stato nostro capitano e un autentico trascinatore, è fra i giocatori che i tifosi ricordano con più affetto ».
Perugia e Palermo, due piazze calde e appassionate, due destini che si incrociano in un momento delicato per entrambe le squadre, il Palermo che vuole tornare a volare in alto ed il Perugia che vuole vincere e convincere davanti alla sua gente:
«Anche se la mia passione per il Perugia è forte, penso di essere abbastanza obiettiva e quindi posso solo sperare in una vittoria, anche per risistemare l’ambiente e ritrovare il sorriso, quest’anno di sorrisi ce ne sono stati pochi. E quindi penso volerà in alto il Grifo. Io non credo comunque che il Palermo abbia compromesso il suo obiettivo, è un campionato altalenante, credo che se ci fosse stato un minino di continuità da parte di qualcuno, sarebbe stato anche piuttosto semplice avere posizioni importanti.
Palermo poi è la mia città preferita, ho sempre detto che se io un giorno mi dovessi trasferire verrei a Palermo, ci sono stata due volte e ne sono rimasta folgorata. La prima volta fu nel 1996, l’anno della nostra promozione, ho visto Palermo -Perugia 0 a1, gol di Roberto Goretti».