Stipendi non pagati: il Vicenza ad un passo dal fallimento

Il 19 dicembre il cambio di proprietà, ma ad oggi nessun versamento nelle casse societarie. La Procura studia le carte

Stipendi non pagati: il Vicenza ad un passo dal fallimento

Il Vicenza ad un passo dal fallimento. Come il Como, il Latina, il Modena, per citare i casi più recenti.

 

Un altro pezzo di storia del calcio italiano rischia così di sparire. Una storia fatta di campioni in campo ed in panchina, alcuni dei quali a Palermo ricordiamo ancora - Lamberto Zauli, Luca Toni, Francesco Guidolin, per citarne alcuni - di grandi imprese compiute (la Coppa Italia del 1997) o soltanto sfiorate (la Coppa delle Coppe dell’anno successivo); il racconto di un calcio che lentamente si defila per lasciare spazio esclusivamente al volto meno romantico di questo sport.

 

I calciatori del Vicenza scioperano: stipendi per un totale di 530 mila euro non pagati, comprensivi di ritenute e contributi del bimestre settembre-ottobre. I calciatori biancorossi avevano fissato la data limite al 10 gennaio, ma i pagamenti non sono stati effettuati e la squadra potrebbe non presentarsi a Padova per il derby di Coppa. Tramite un comunicato dell’Assocalciatori, infatti, è stato dichiarato lo stato d’agitazione dei componenti della squadra.

 

Il club veneto aveva appena cambiato proprietà: il 19 dicembre il 100% delle quote societarie è passato dalla finanziaria Vi. Fin. al nuovo patron, Fabio Sanfilippo.

«Dopo ore estenuanti di trattativa, l’accordo è stato raggiunto tant’è che alle ore 15:25 ci si è recati in banca per adempiere al pagamento stipendi. Causa di un errore sui certificati azionari che dovevano essere trasferiti pertanto annullati e riemessi nuovamente, non è stato fattibile tecnicamente il versamento pertanto rientrati dal notaio dove davanti alla troupe di VideoMedia che ci ha visti rientrare alle 15:40 abbiamo chiesto la cortesia di attendere le correzioni», si legge nella nota resa pubblica dallo stesso Sanfilippo e da Marco Franchetto, ex amministratore delegato del Vicenza.

 

Mercoledì Sanfilippo si è recato al campo d’allenamento e ha parlato con i calciatori: niente stipendi, ma un colloquio per rassicurare l’ambiente. L’ennesimo “pagherò” che i giocatori, questa volta, non hanno accettato. «I miei collaboratori finiranno l'esame dell'ultimo bilancio di esercizio e così potrò dire con certezza se ci sono o meno i margini per intervenire», ha dichiarato il nuovo proprietario. Da oggi, dunque, la messa in mora è esecutiva ed il Vicenza rischia di perdere per insolvenza circa venti calciatori.

La Procura, intanto, studia la carte prelevate in sede dalla Guardia di Finanza ed a breve deciderà se chiedere al tribunale il fallimento. Non ci sono i soldi per pagare la squadra, né per coprire i debiti con l’Agenzia delle Entrate e con il comune vicentino.

 

Dopo il fallimento del Modena, escluso dal campionato il 15 dicembre, il girone B della Serie C rischia di perdere anche il Vicenza. Resterebbero 17 squadre e non ci sarebbero retrocessioni in D.