Sentenza Bari, cosa cambia in ottica play-off

Con la sentenza del Tribunale Federale Nazionale il Bari ha subito una penalizzazione di due punti e il presidente Giancaspro è stato inibito per tre mesi. Negli ultimi giorni il caso bari ha catalizzato l'attenzione dei media e delle squadre in lotta per la promozione in serie A, ma a questo punto, a sentenza effettuata, bisogna capire cosa cambia effettivamente negli equilibri del campionato appena concluso e in ottica play-off.

Il caso è scoppiato ufficialmente quando la società biancorossa, giorno 3 maggio, è stata deferita al TFN per dei mancati pagamenti di Irpef e Inps rilevati dalla CO.VI.SOC per il bimestre gennaio-febbraio. Con la chiusura del campionato di serie B è arrivata la richiesta di rinvio dei play-off da parte del Cittadella, avversario dei galletti nello spareggio, per aspettare la decisione del Tribunale in merito all'eventuale penalizzazione in classifica della squadra di Grosso; dopo l'anticipo dell'udienza, prevista originariamente il 1 giugno, e il posticipo di una settimana di tutte le partite valide per la promozione in serie A, oggi è arrivata la sentenza in 1° grado del TFN.

A questo punto è previsto un ulteriore step obbligatorio prima della chiusura definitiva del caso, ovvero il processo d'appello, che il Bari aveva già previamente fissato a prescindere dall'esito della sentenza. Il suddetto processo dovrebbe avere luogo nella giornata di mercoledì o giovedi, comunque entro e non oltre la scadenza prevista per il 31 maggio; qualora il ricorso dovesse essere respinto e il verdetto di oggi non dovesse subire ulteriori variazioni, con i due punti di penalizzazione la squadra di Grosso perderebbe una posizione in classifica in favore del Cittadella. La squadra di Venturato, salendo in sesta posizione, oltre che guadagnare il vantaggio di poter giocare lo spareggio play-off in casa propria invece che al San Nicola, passerebbe in semifinale anche in caso di un pari in virtù del miglior piazzamento finale rispetto ai biancorossi.