Parla MZ: «La banca di stato svizzera mi ha chiuso il conto»
Le parole del patron rosanero, dalla partenza di Cionek alla suggestione Cassano.
Torna a parlare il patron rosanero Maurizio Zamparini e lo fa ai microfoni del Giornale di Sicilia.
Tra calciomercato e previsioni per il prosieguo del campionato, le parole dell'ex presidente del Palermo: «Questo serve per farvi rendere conto delle mie credenziali nel mondo del calcio, malgrado tutto» – spiega Zamparini parlando dell'ipotesi, scongiurata, di mercato bloccato. «Le società italiane non hanno assolutamente mostrato diffidenza», ma per dirne una, la banca di stato svizzera mi ha chiuso il conto. Questo per dire cosa accade all’estero. Ma un conto sono le banche e un conto sono le società di calcio, che mi conoscono. Però noi non abbiamo avuto problemi per le nostre operazioni, godiamo di un’ottima stima perché stiamo raccogliendo quanto abbiamo seminato negli anni sia nel calcio italiano che in quello europeo».
LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA A ZAMPARINI: "CASCIO MI HA DETTO DI STARE TRANQUILLO".
Sul calciomercato, che fin qui ha visto gli arrivi di Moreo e Fiore e la partenza di Thiago Cionek: «Non c’è bisogno di niente, secondo me. Nella riunione fatta con Tedino e Lupo ci siamo basati soprattutto sul fatto di non voler arrecare danni allo spogliatoio e ai giocatori, che finora hanno dato molto. Naturalmente cercando anche di migliorare il gruppo, per quanto possibile, senza magari privarci di qualche elemento. Cionek alla Spal? Lui è l’unico che abbiamo lasciato andare via, su sua espressa richiesta e con il benestare di Tedino. Io ero un po’ contrario, ma giustamente quando un giocatore intende andarsene bisogna lasciarlo andare, come dice il nostro allenatore. Non gli avevamo rinnovato il contratto e ha trovato una società che gliene fa uno di due anni e mezzo. Cassano in rosanero? Se c’è una cosa che apprezzo di Lupo e Tedino è capire che nel calcio non si vince con gli scoop, ma con un’analisi ben precisa, oltre che con un grande lavoro. Io stravedo per Cassano e lo considero uno dei più grandi calciatori degli ultimi vent’anni, ma Cassano è Cassano. Abbiamo avuto i Gilardino ed i Diamanti, calciatori di una certa età e per certi versi meno spassosi di Cassano, che è un grande talento al quale non abbiamo mai pensato. Anche perché Tedino mi avrebbe detto di no».