È una tregua armata, ma il Palermo va avanti
«Non se le sono mandate a dire e sono rimasti entrambi sulle proprie posizioni». Comincia così l’articolo del Corriere dello Sport che parla dell’Assemblea dei Soci del Palermo riunitasi ieri pomeriggio.
La società rosanero andrà avanti secondo i piani delineati e Tony DI Piazza resta in società mantenendo il 40% «ma anche una posizione critica o comunque non concordante in pieno con i metodi espressi della società». Dario e Daniele Mirri e Rinaldo Sagramola, continua il quotidiano, non hanno intenzione di mutare il percorso stabilito, soprattutto perché ritengono di «non aver commesso errori o sgarbi, anche formali, nei confronti del socio americano».
Già prima dell’assembla c’è stato un tentativo da parte di Tony Di Piazza di non accendere ulteriori fuochi. L’imprenditore italoamericano «avrebbe offerto addirittura una tregua proponendo alle parti di tornare sui propri passi nell’interesse del Palermo e dei tifosi– continua il Corriere-. Dicendosi pronto a ritirare le dimissioni in cambio di una maggiore informazione sullo svolgimento della vita societaria».
Il presidente Mirri avrebbe fatto anche presente che in una precedente delibera aveva chiesto ai soci di tenere un profilo basso e di non esagerare con i social. Di Piazza, tuttavia, controbatte, dicendo che nei post non avrebbe visto un attacco al Palermo, ma solo una comunicazione in stile americano.
Durante l’assemblea si è anche parlato del budget: «è stato chiesto a Di Piazza di versare la sua quota visto che gli altri membri avevano già provveduto. Cosa che il consigliere avrebbe fatto con un immediato bonifico. Un botta e risposta che conferma il momento di tensione e che si risolve comunque con un atteggiamento propositivo considerando che Mirri –continua il quotidiano- va per la sua strada e Di Piazza ha confermato che, in attesa di eventuali sviluppi, non è sua intenzione creare problemi alla società».
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