Monachello: «Ogni siciliano sarebbe orgoglioso di esser qui»

Le parole del nuovo attaccante rosanero, presentato quest'oggi al Tenente Onorato

Monachello: «Ogni siciliano sarebbe orgoglioso di esser qui»

È stato l'ultimo acquisto della sessione estiva del mercato rosanero, piazzato al fotofinish dal direttore sportivo Fabio Lupo per andare a colmare la casella lasciata vuota in attacco dalla partenza di Simone Lo Faso

 

Gaetano Monachello da Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento è l'attaccante che serviva al Palermo, sia dal punto di vista numerico che tattico. Nella sua pur breve carriera ha già girato mezza Europa prima di tornare in Italia, al Lanciano e poi all'Atalanta, squadra da cui l'ha prelevato il club rosanero. Esperienza, quindi, e duttilità al servizio di mister Tedino

 

Il giocatore, che ha scelto la maglia numero 27, è stato presentato oggi pomeriggio presso la sala stampa del Tenente Onorato di Boccadifalco:

"Sono emozionato di essere tornato quasi a casa dopo dieci anni, è il posto più vicino a casa in cui ho giocato. L'anno scorso poteva essere una grossa chance a Bari, ma l'infortunio mi ha fermato per un anno. Tornando a Bergamo sono ripartito e oggi sono qui, in forma, per dare un contributo al Palermo. Per Palermo, per la mia Regione e per il mio accento, di cui sono orgoglioso". 

 

Che impressione si è fatto del Palermo visto in questo inizio di stagione: 

"Sono molto positivo. A Brescia poteva sembrare un Palermo 2, ma non è stato così. Nonostante le diverse etnie, sembrava di vedere in campo lo spirito del "palermitano" e questo fa pensare bene della squadra". 

 

Un Palermo in cui si ritrovano giocatori di tante nazionalità diverse, un handicap questo? Esiste qualche timore vista la concorrenza che si troverà a dover affrontare in attacco?

"Grazie alla mia esperienza all'estero ho imparato l'inglese. Si può fare bene con o senza stranieri, da siciliano spero di dare qualcosa in più qui. La lingua più importante è quella del campo, conta questo. L'esperienza all'estero mi ha aiutato tantissimo sia dal punto di vista umano che calcistico. Sono tornato da uomo, ho fatto la gavetta e mi ha riportato in Italia. Sono contento di quanto fatto e di essere ritornato qui maturo. Quando mi ha chiamato il Palermo, ho pensato solamente a rimettermi in gioco. Se devo aver paura a 23 anni per la concorrenza meglio smettere. Giochiamo a calcio, non bisogna aver paura, c'è chi fa mestieri più rischiosi". 

 

In che tipo di sistema di gioco preferirebbe giocare Monachello? Si dovrà confrontare anche con l'amico La Gumina per una maglia: 

"Ho giocato sia come punta in un 4-3-3 che al fianco di un'altra punta e mi sono trovato meglio in questo sistema di gioco. Ma pur di dare un contributo al mister potrei giocare anche da mezzala. Con Nino ci siamo confrontati dopo la partita con il Brescia, però siamo molto amici perché abbiamo giocato insieme a Terni. Ridiamo e scherziamo, chiunque giochi dei due l'importante è dare un contributo alla causa del Palermo".

 

Nell'ultimo anno Monachello ha giocato pochissimo, a causa di un infortunio che ne ha compromesso la stagione:

"Mi stavano curando come se fosse pubalgia, ma non era questo. Sbagliando le cure l'infortunio è peggiorato, a Bergamo mi hanno operato e curato, avevo bisogno di almeno 2-3 mesi prima di ripartire. Lì non è stato possibile, sono partito in fretta per Terni, ma sono stato pronto solo a maggio. In estate non ho fatto vacanze, sono rimasto a casa ad allenarmi per riprendermi e poi ho fatto parte della preparazione con l'Atalanta".

 

Che obiettivi si pone, in termini di gol, il nuovo attaccante rosanero?

"La cosa che preferisco è vincere con la squadra, se arrivare in doppia cifra servisse a contribuire per il successo della squadra sarebbe un obiettivo che vorrei raggiungere".

 

E per il futuro?

"Io ho insistito nel venire qui e nella soluzione del riscatto a favore del Palermo. Per qualsiasi siciliano sarebbe motivo d'orgoglio giocare qui per tanti anni. Al massimo, se un giorno l'Atalanta dovesse esercitare il controriscatto, potrò dire di aver dato un contributo al Palermo".