«Non mi sono sentito supportato. Il mio lavoro è per la città»
È passata una settimana dagli episodi di Frosinone-Palermo e la società agisce su tutti i fronti. Il presidente rosanero Giovanni Giammarva, intervistato dal Giornale di Sicilia, attacca. Poco supporto e decisioni del Giudice Sportivo che di certo non hanno soddisfatto.
Ecco quanto ha dichiarato:
«Non mi sono sentito supportato. Mi sarebbe piaciuto vedere qualcuno seduto accanto a me per vedere le partite. Tutto sommato, il mio non è stato un lavoro di parte. Sicuramente non ha a che fare con nessuna parte, lo faccio per la città e con spirito di servizio. Posso pure sbagliare, ma lo faccio con la massima onestà intellettuale. E mi sarebbe piaciuto vedere qualcuno vicino a me durante le partite, per dare un segnale alla città».
GIUSTIZIA SPORTIVA
«Ciò che è accaduto è destabilizzante, soprattutto per i ragazzi che vedono come si possano concretizzare determinate cose in una certa maniera. Io chiedo che ci sia, come accadrà sicuramente, una giustizia sportiva che tenga conto anche di questo, dei valori da conservare. Altrimenti diventa un campo di battaglia».
FROSINONE-PALERMO
«Il fatto che si possano tirare palloni in campo e che ciò venga penalizzato con diecimila euro sembra quasi un'istigazione. A quel punto chiunque può farlo, tanto il danno è solo di diecimila euro. Così si modificano i risultati delle partite. Per un ragazzino vedere una cosa del genere, fargli rendere conto di poter prendere delle scorciatoie per raggiungere un obiettivo, sicuramente non è educativo».