Boscaglia: «Voglio i tre punti, non meritiamo questa classifica»

Boscaglia: «Voglio i tre punti, non meritiamo questa classifica»

Segui la diretta testuale della consueta conferenza stampa del tecnico rosanero Roberto Boscaglia alla vigilia della delicata sfida contro il Bisceglie.

 

"Doda sapete già, Almici preferiamo farlo lavorare perché ha avuto un piccolo problema ma nulla di grave: prossima settimana rientra. Odjer è fuori, tutti gli altri pronti".

 

FORMAZIOME

"Hanno giocato quasi tutti quanti quindi non abbiamo i paraocchi anche perché tutti hanno minutaggio, chi più e chi meno ma questo è in tutte le squadre. Vogliamo migliorare la classifica anche se la squadra nelle ultime partite ha dato il massimo e ora stiamo valutando alternative".

 

PELAGOTTI

"Capita sbagliare, anche se quando succede al portiere fa più rumore. E' un professionista e sa che può succedere: ci abbiamo scherzato sopra ma lui ha l'intelligenza che gli fa capire che queste cose possono succedere".

 

SETTIMANA

"Dopo la sconfitta eravamo tutti abbattuti per quello che abbiamo visto in campo, non meritavamo di perdere. Sappiamo che può accadere: i grandi si rialzano. Chi ha la cultura del lavoro come sua arma si deve rialzare subito, sin da domani nel migliore dei modi con una prestazione importante per dimostrare chi siamo".

 

RESPONSABILITA' LUCCA

"E' un ragazzo di vent'anni che sta uscendo ora e deve capire come funziona. Ci sono due duemila, c'è Saraniti anche: non è un problema di caricare di responsabilità, anzi ogni tanto bisogna assumersele con la leggerezza di un ragazzo di vent'anni. Dobbiamo essere fiduciosi altrimenti diventa un problema e il giovane deve sapere dove gioca e la maglia che indossa".

 

BISCEGLIE

"Noi dobbiamo vincere, andare in campo per macinare l'avversario e superare questa partita. Dobbiamo fare di tutto e di più per portare a casa la partita: abbiamo la potenzialità per uscire da questo momento. Non voglio sentire parlare più di situazioni negative".

 

ASPETTATIVE

"Saremo incazzati e arrabbiati. Poi sulla reazione di Avellino non credo che l'avversario ci abbia surclassato, ora però bisogna pensare a domani".

 

GIOCATORI AI MARGINI

"Sono discorsi che si fanno quando le cose non vanno bene, è facile farli. A me interessano poco e quando faccio giocare un calciatore mi deve dare le giuste risposte. Se faccio giocare un calciatore che ha giocato poco e poi le cose non vanno bene la domanda sarà fatta al contrario. I discorsi della scorsa stagione mi interessano poco, visto che non c'ero. Se uno gioca meno è perché c'è un altro compagno che in settimana ha dimostrato di dare di più e fare meglio".

 

RESPONSABILITA'

"E' una domanda a trabocchetto. Quando le cose vanno bene il merito non è mai di uno, ma di tante componenti. Allo stesso modo quando le cose non vanno bene".

 

CRITICHE

"Il fastidio giusto, quello normale che per me è uno stimolo. A me queste cose stimolano tanto e l'allenatore deve fare un po' di introspezione ogni giorno: le critiche servono per farsi degli esami di coscienza. La mancanza di risultati crea fastidio, ma lavorando e capendo che il risultato non viene per episodi devi avere la forza di lavorare sulle tue certezze andando a limare le difficoltà".

 

CONTESTAZIONE

"I tifosi non possono venire allo stadio, questo può essere qualcosa di negativo o positivo. Posso garantire che stiamo facendo il massimo, a volte riusciamo altre meno ma mai dubitare della nostra volontà e professionalità a servizio del Palermo".

 

MARCONI

"E' un giocatore che è fuori da tanto: da più di una settimana è con noi ma non può avere novanta minuti. Però il ragazzo sta bene ed è pronto".

 

CESSIONE SOCIETA'

"Queste voci non hanno scalfito la professionalità dei ragazzi anche perché abbiamo avuto ampie garanzie dall'attuale società. Si pensa soltanto al campo".

 

PERCORSO

"Ogni tanto inciampi e stai sul passo più tempo del dovuto, questo può succedere. Noi , non voglio ripetermi su quello che abbiamo subito, sapevamo già che potessimo avere delle difficoltà soprattutto uscendo bene dal post Covid. Ci sono situazione psicologiche da tenere in considerazione non soltanto tecnico-tattiche: calciatori che durante la stagione ti rendi conto che possono dare di più in un modo rispetto ad un altro. Nessuno si aspettava di trovarsi a questo punto in una situazione così di classifica. Da domani dobbiamo farlo in modo sportivamente violento, vincere e superare l'attuale momento di difficoltà".

 

CONCLUDE

"Noi siamo una squadra che nasce per costruire gioco ma anche per difendere bene. Spesso lo abbiamo fatto: bisogna capire che abbiamo due ragazzi del duemila, Saraniti che si batte come un leone e arriva stanco davanti alla porta. Due ali che difendono bene e davanti perdono qualcosina. Il fiuto del gol non è qualcosa che puoi insegnare, ma si ha innata".