Baccaglini: Closing? Siamo alla fine. Farò una squadra forte

Le parole di Baccaglini, il quale ha risposto alle domande dei tifosi

Baccaglini: Closing? Siamo alla fine. Farò una squadra forte

Il closing è sempre più vicino. Il Palermo è ad un passo dalla svolta, che porterebbe alla fine dell'era Zamparini all'inizio di quella di Paul Baccaglini. Proprio il presidente italo-americano dei rosanero ha parlato a 360 gradi della situazione in casa Palermo rispondendo alle domande dei tifosi in una diretta facebook sull pagina del "Giornale di Sicilia".

 

L'argomento iniziale è stato sul closing, ad un passo dalla formalizzazione: «Nei giorni scorsi abbiamo sentito l'esigenza di mettere i puntini sulle i. Non vuol dire che se c'è silenzio non si sta lavorando. Dall'altra parte ci sono tecnici che stanno formalizzando il tutto, sono scaramantico e non dico nulla ma siamo davvero alla fine. Lo possiamo dire. Acquistare una società di calcio è complicato, però a questo punto le cose sono davvero alla loro definizione e le domande che sono state sospese per aria troveranno presto le loro risposte».

 

Successivamente si è parlato della prossima stagione, che vedrà il Palermo disputare il campionato di B: «Questa è stata un'avventura talmente pazzesca che i due eventi (closing e retrocessione, ndr) non potevano essere in due giorni differenti...per far capire l'ironia della vita. Quando arriverà la retrocessione farà male, ma si può considerare anche un punto di partenza. Ho speranza di ripartire con i tifosi. Il progetto B prevede un ds e un allenatore che sappiano vincere la B, non ci sono mezzi termini. L'anno prossimo dobbiamo vincere il campionato e tornare in Serie A. Sicuramente ci sarà una rivoluzione, ci sarà bisogno di fare una squadra competitiva e magari ottenere la promozione in anticipo per programmare in anticipo il successivo campionato di A. Abbiamo già contattato più di un ds e allenatore. Bisogna spiegare per bene il progetto a loro e individuare la persona giusta per partire forte. Non si può arrivare a settembre impreparati, bisogna cominciare a programmare da subito. Sfida al Trapani? Speriamo che i punti siano tutti rosanero.».

 

Nel corso della diretta si è fatto qualche nome a proposito di direttore sportivo e allenatore per la prossima stagione: «Se fossimo rimasti in A ci poteva stare qualche nome più sperimentale, invece per la B bisogna avere dalla nostra parte gente che conosce tecnicamente il campionato di B. Quindi meglio puntare sull'esperienza con nomi che hanno fatto parte nel mondo del calcio. Zamparini? E' un uomo di enorme passione, ha vissuto una storia d'amore con Palermo e i palermitani. Secondo me ci sarà un processo che avvalorerà le cose che ha fatto Zamparini. Sarò felice di ascoltare lui, ma alla fine deciderò io, posso ascoltare lui ma come anche altre persone che tenendo nascoste potrebbero darmi informazioni più importanti. Slavi? Grande rispetto per il popolo slavo, ma va bene così».

 

Per quanto riguarda i dettagli sulla società e sul budget Baccaglini non ha voluto approfondire: «A Palermo ci sono dei margini di crescita clamorosi. Abbiamo intenzionalmente costituito ad hoc questa S.p.v. (Special purpose vehicle) per far sì che si potesse agevolare questa operazione. Nel momento in cui tutto sarà ufficiale sarà svelato l'intero quadro della società. Budget? Sto sempre molto attento a parlare di budget perché va discusso nella scelta tecnica. Prima ufficializziamo la scelta tecnica poi andremo a pensare alla campagna acquisti. Non parlo di numeri perché le aspettative dei tifosi sono basate soltanto su quel numero. Il fatto di scendere in B è quello di avere un budget più grande rispetto alle nostre rivali del campionato. Ma si tratta di fare investimenti mirati».

 

Non sono mancati i riferimento con la Force India: «Con loro ci sono una serie di iniziative che stavamo studiando. Adesso con la definizione societaria ci sono delle iniziative da proporre al di fuori dal periodo del calcio giocato, che poi è il periodo cruciale della Formula Uno. Rispoli e Nestorovski? Il comunicato dell'altro giorno condanna alcuni giocatori che non hanno avuto lo spirito giusto. Ma ci sono altri che hanno messo il massimo impegno. I nomi citati rappresentano i valori del nostro progetto».

 

Un messaggio per i tifosi: «Ringrazio di cuore gli abbonati, loro sono la spina dorsale del Palermo. Per l'anno prossimo stiamo stringendo delle partnership che faranno molto piacere agli abbonati e avvicineranno molti altri tifosi. Ad ogni modo dovremmo allestire una squadra all'altezza. Con Palermo ho uno strano karma, a Rtl e alle Iene ho stretto amicizia con due palermitani. Mi piace pensare che Palermo fosse scritta nella mia storia e farò sempre di tutto per far scrivere un capitolo nuovo importante nella storia di Palermo». 

 

Il presidente del Palermo ha parlato anche dello stadio e degli investitori: «Lo stadio è un progetto fantatsico, mi entusiasma. Sarà una cosa che porterà a Palermo tantissimo, poi sarà il tempo a valutare questo progetto. Lo stadio sarà un tempio dove si celebrerà il Palermo tutta la settimana, dal museo alla valorizzazione della cucina palermitana. Il progetto lo presentermo presto. I soci? La struttura è formata da più parti, in questo periodo ci siamo resi conto di mettere una figura importante per rappresentare la solidità economica. All'interno dei contratti ci sono delle clausule che obbligano a una riservatezza. Thaiss? Inizialmente aveva preso con sospetto questa scelta mia di venire a fare il presidente, ma poi spiegandole articolarmente il progetto lo ha capito. I palermitani sono dei gran signori».

 

Infine, in riferimento all'Europa, Baccaglini non si è sentito di promettere questo traguardo: «Il settore giovanile è fornito veramente bene, i tecnici sono preparatissimi e col tempo i giovani potranno sbocciare passando anche dall'esperienza della Serie B. Europa in 3 anni? No, se tu prometti a tuo figlio di andare a Disneyland e non lo porti ti fa un mazzo così giustamente. Ai tifosi posso dire che Palermo è un'azienda, è un investimento. Dobbiamo essere realisti, dobbiamo andare passo per passo. Prima la promizione, poi ci sarà la salvezza da ottenere, poi se il progetto sarà fatto bene potrebbe capitare di andare in Europa».